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Centrale Singolo in Ceramica

Scorrendo tra i casi clinici, troverai un equilibrio tra precisione tecnica ed estetica odontotecnica, valorizzato da un costante dialogo tra analogico e digitale. Ogni restauro è il risultato di una collaborazione mirata con il clinico e di un’attenta valutazione morfologica, cromatica e funzionale.


Data

Gennaio 2024

Lavoro eseguito

Ceramizzazione, Caratterizzazione, Supporto Clinico


Caso: corona singola in zirconia stratificata su dente 11 naturale, devitalizzato, con marcata discromia.
Paziente di 31 anni. Obiettivo: mascheramento della struttura sottostante mantenendo naturalezza e integrazione cromatica con i denti adiacenti. Utilizzo di zirconia opaca ad alta resistenza, stratificazione ceramica multilivello, verifica dei volumi e caratterizzazione finale in laboratorio con prova estetica in studio.

La Sfida

Il paziente, di 31 anni, si presentava con un elemento 11 devitalizzato da tempo, caratterizzato da una marcata discromia grigiastra e una perdita parziale di struttura coronale. L’anamnesi indicava trattamenti endodontici pregressi corretti ma con esiti estetici compromessi. Il tessuto dentale residuo mostrava una superficie irregolare e una base cromatica sfavorevole per una semplice ricostruzione diretta. La richiesta clinica era quella di una riabilitazione protesica che garantisse mimetismo ottico, stabilità cromatica e armonia con i denti adiacenti, senza compromettere i volumi e la naturalezza del sorriso.

La Sfida

Il paziente, di 31 anni, si presentava con un elemento 11 devitalizzato da tempo, caratterizzato da una marcata discromia grigiastra e una perdita parziale di struttura coronale. L’anamnesi indicava trattamenti endodontici pregressi corretti ma con esiti estetici compromessi. Il tessuto dentale residuo mostrava una superficie irregolare e una base cromatica sfavorevole per una semplice ricostruzione diretta. La richiesta clinica era quella di una riabilitazione protesica che garantisse mimetismo ottico, stabilità cromatica e armonia con i denti adiacenti, senza compromettere i volumi e la naturalezza del sorriso.

Pianificazione tecnica e scelta dei materiali

Considerata la forte discromia del moncone e l’esigenza estetica elevata, si è optato per una corona singola in zirconia opaca ad alta resistenza, stratificata manualmente con ceramica estetica. La scelta del materiale ha permesso di schermare adeguatamente il substrato scuro, garantendo al tempo stesso traslucenza controllata e naturalezza nel risultato finale. La pianificazione ha previsto la scansione del modello master, la progettazione CAD della struttura, seguita dalla fresatura della zirconia e dalla rifinitura morfologica pre-stratificazione. In sinergia con il clinico, sono stati eseguiti mock-up digitali e una previsualizzazione del colore per assicurare coerenza cromatica e corretta integrazione nel contesto estetico del paziente.

La Sfida

Il paziente, di 31 anni, si presentava con un elemento 11 devitalizzato da tempo, caratterizzato da una marcata discromia grigiastra e una perdita parziale di struttura coronale. L’anamnesi indicava trattamenti endodontici pregressi corretti ma con esiti estetici compromessi. Il tessuto dentale residuo mostrava una superficie irregolare e una base cromatica sfavorevole per una semplice ricostruzione diretta. La richiesta clinica era quella di una riabilitazione protesica che garantisse mimetismo ottico, stabilità cromatica e armonia con i denti adiacenti, senza compromettere i volumi e la naturalezza del sorriso.

Soluzione protesica e risultato finale

La corona è stata completata con una stratificazione ceramica, calibrata per restituire tridimensionalità, luminosità e una texture superficiale coerente con i denti adiacenti. Sono state impiegate masse opacizzanti e smalti translucidi per ottenere un mascheramento completo del moncone discromico, senza rinunciare a un effetto ottico naturale. La prova estetica in studio ha confermato la precisione dei volumi, l’adattamento marginale e l’armonia cromatica nel sorriso del paziente. Il restauro è stato cementato definitivamente con soddisfazione sia del clinico che del paziente, raggiungendo l’obiettivo di una soluzione discreta, funzionale e perfettamente integrata.

La Sfida

Il paziente, di 31 anni, si presentava con un elemento 11 devitalizzato da tempo, caratterizzato da una marcata discromia grigiastra e una perdita parziale di struttura coronale. L’anamnesi indicava trattamenti endodontici pregressi corretti ma con esiti estetici compromessi. Il tessuto dentale residuo mostrava una superficie irregolare e una base cromatica sfavorevole per una semplice ricostruzione diretta. La richiesta clinica era quella di una riabilitazione protesica che garantisse mimetismo ottico, stabilità cromatica e armonia con i denti adiacenti, senza compromettere i volumi e la naturalezza del sorriso.

Pianificazione tecnica e scelta dei materiali

Considerata la forte discromia del moncone e l’esigenza estetica elevata, si è optato per una corona singola in zirconia opaca ad alta resistenza, stratificata manualmente con ceramica estetica. La scelta del materiale ha permesso di schermare adeguatamente il substrato scuro, garantendo al tempo stesso traslucenza controllata e naturalezza nel risultato finale. La pianificazione ha previsto la scansione del modello master, la progettazione CAD della struttura, seguita dalla fresatura della zirconia e dalla rifinitura morfologica pre-stratificazione. In sinergia con il clinico, sono stati eseguiti mock-up digitali e una previsualizzazione del colore per assicurare coerenza cromatica e corretta integrazione nel contesto estetico del paziente.


 

Soluzione protesica e risultato finale

La corona è stata completata con una stratificazione ceramica, calibrata per restituire tridimensionalità, luminosità e una texture superficiale coerente con i denti adiacenti. Sono state impiegate masse opacizzanti e smalti translucidi per ottenere un mascheramento completo del moncone discromico, senza rinunciare a un effetto ottico naturale. La prova estetica in studio ha confermato la precisione dei volumi, l’adattamento marginale e l’armonia cromatica nel sorriso del paziente. Il restauro è stato cementato definitivamente con soddisfazione sia del clinico che del paziente, raggiungendo l’obiettivo di una soluzione discreta, funzionale e perfettamente integrata.

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